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Dal Paul Morphy all’Accademia

Cinquant’anni di scacchi in provincia di Frosinone

“Il Nostro è uno dei più antichi sodalizi della regione Lazio (Italia), essendo affiliato alla Federazione Scacchistica Italiana sin dal 1972…” si legge così, online, su quanto rimane del glorioso circolo frusinate Paul Morphy. Un sito web che inaspettatamente compare da una ricerca online, l’ultima vestigia di quello che fu un glorioso circolo e che, per le città della provincia era un punto di riferimento, o un cugino ricco da invidiare. Di soldi negli scacchi non ce ne sono mai stati molti, quindi, non fraintendetemi, il Paul Morphy non era ricco di chissà quali denari, o almeno non è quanto ci risulta, il Morphy era ricco di storia, ricco di persone, con un buon numero di giocatori di livello che altrove ce li si poteva solo sognare.

La provincia di Frosinone, scacchisticamente parlando, è sempre stato un luogo interessante. Benché non si sia fino ad oggi mai sviluppato un movimento scacchistico eguagliabile a quelli romani di Vitinia, Ostia o Frascati, gli scacchi in Ciociaria e basso lazio sono sempre stati una costante, più o meno sopita, del territorio.

Se il Paul Morphy era il grande circolo che ospitava i campionati provinciali gli altri poli strategici della provincia erano Cassino e Sora. Se ovviamente, trattandosi di un gioco molto competitivo, le tre realtà non potevano che provarsi continuamente a vicenda, la natura scacchistica del Gens una sumus e i momenti di magra in cui gli adepti di Caissa si riducevano al lumicino, stemperavano il clima belligerante favorendo una pax augustea dettata dalla necessità e calata dall’alto grazie alla supremazia cassinate che il circolo di allora, il “Knight and Day”, era riuscito ad imporre nei campionati a squadre.

I Soci del “Knight and Day” festeggiano i loro successi

Non conosciamo nel dettaglio la storia del Paul Morphy che finì per essere un lontano parente, giunto, infine, sul letto di morte in veneranda età. Ciò che invece possiamo testimoniare è come, a Cassino, lo storico circolo presente in Corso della Repubblica, alle spalle del tribunale, attraverò le turbolenze delle liti interne per la dirigenza rinascendo poi dalle proprie ceneri e creando, a distanza di alcuni anni il “Knight and Day”, al quale si unirono nuovi giocatori da tutto il cassinate. Il tutto non senza perdere pezzi del vecchio gruppo, gli stessi che avevano creato la crisi, stando a quanto ci racconta un socio dell’epoca.

Il periodo più florido del “Knight and Day” fu sicuramente quello in cui i soci riuscirono a stringere un accordo con il circolo del Bridge di Cassino e poterono utilizzare una delle stanze dello stesso per la loro attività settimanale. Un buon numero di giovani si avvicinò agli scacchi e l’attivissimo presidente d’allora riusciva a mantenere viva l’attenzione e l’interesse del gruppo anche grazie ad escamotages come quello dell’elo interno.

Nonostante i successi di quel periodo e il momento di vitalità che la provincia stava attraversando, dal momento che i tre poli di cui sopra erano tutti e tre attivi (Frosinone, Cassino, Sora), a lungo andare anche il “Knight and Day” vide tramontare la sua stella in barba al suo stesso nome che auspicava un ciclico rinnovamento.

Dopo molti anni di “silenzio” scacchistico, si giunse ad un periodo che possiamo individuare cronologicamente, poiché a noi più vicino e, come dire, vissuto con maggiore cognizione di causa, ovvero la prima decade degli anni duemila. In un momento in cui a Cassino non esisteva più un circolo e nel resto della provincia se qualcosa c’era era in una fase di stagnazione, ci si rese conto che, benché non vi fosse un circolo, vi fossero in tutta la provincia dei giocatori di discreto livello.

Foto di gruppo al primo campionato provinciale organizzato dall’Accademia Scacchistica Ciociara nella biblioteca comunale di Cassino

Fu così che, di fronte al paradosso: “abbiamo i giocatori, ma non abbiamo un circolo”, il 2 Febbraio del 2010, una forte componente cassinate, grazie all’apporto di due giocatori sorani, diede vita all’Accademia Scacchistica Ciociara che, nel tempo, coinvolse sempre più i giocatori di tutta la provincia. L’Accademia nei primi anni fu animata da quello stesso spirito di gruppo che si respirava nel “Knight and Day”, ma aveva dalla sua una nuova caratteristica, quella dell’abbattimento del campanilismo.

Negli anni, infatti, giocatori di Frosinone e del frusinate si unirono ai cassinati e ai sorani dando vita ad un circolo che, ad oggi, vanta il raggiungimento della serie B nei campionati Italiani a Squadre, diversi candidati maestri, tre istruttori e due arbitri regionali. Un insieme di scacchisti della vecchia scuola che, pur rimanendo al passo con i tempi, hanno incarnato il movimento scacchistico della provincia di Frosinone dal 2010 ad oggi.

In tempi più recenti si registra anche la nascita di un circolo ad Atina, che vanta un buon seguito giovanile, e il ritorno alla scacchiera di alcune vecchie glorie dello scacchismo cassinate che, dopo aver militato nelle formazioni già presenti, hanno percorso la strada dell’indipendenza.

La storia si ripete. Il frusinate si conferma un territorio vivo dal punto di vista scacchistico e gli adepti di Caissa appaiono come carboni sotto la cenere, basta un soffio di vento e già si riaccende la passione.