Categorie
News

Gli scacchi oltre le sbarre

Riportiamo di seguito buona parte della relazione che il nostro istruttore presentò al Coni, alla fine del progetto “Lo sport entra nelle carceri”, per riassumere quanto fatto e suggerire linee di azione futura. Il documento dà un’idea precisa del corso e racconta, così, questa esperienza impegnativa, ma decisamente interessante.

Il corso di scacchi che è stato tenuto all’interno della casa circondariale di Cassino (ottobre-novembre 2017) è da definire sicuramente come un’esperienza positiva. Sia per l’entusiasmo espresso dalla struttura ospitante, attraverso le parole dell’educatore, dottor Tozzi, sia per il vivo interesse che la maggior parte degli alunni ha manifestato durante le lezioni.

Le 20 ore assegnate agli scacchi sono state utilizzart per due corsi, dal programma identico, che sono stati offerti sia ai detenuti “comuni” che ai “sex offenders”. Essendo i due gruppi separati era infatti necessario ripetere la stessa lezione due volte. Nella prima classe vi è stata un’affluenza media di 11 persone. Nella seconda l’affluenza media è stata di 5 persone.

L’inizio delle attività è avvenuto il 23 ottobre ed è terminato il 22 novembre nei giorni di lunedì e mercoledì. L’istruttore, Sergio Procacci, ha tenuto lezione anche mercoledì primo novembre riuscendo così a completare le 20 ore proprio prima della festa finale del 24 novembre.

Quello che l’istruttore si è posto come obiettivo è stato fornire un programma che, dato il diverso livello dei discenti, potesse interessare sia i più eruditi che quelli completamente a digiuno della materia.

Pertanto, dopo una serie di lezioni sul movimento dei pezzi, si è passati all’analisi di concetti strategici di livello più elevato. Ecco il programma che è stato seguito:

Lezione 1 – I pedoni
Lezione 2 – La donna
Lezione 3 – Alfiere e Torre
Lezione 4 – Il Cavallo
Lezione 5 – Re, arrocco, scaccomatto e stallo
Lezione 6 – Matti elementari
Lezione 7 – Aperture, centro e sviluppo
Lezione 8 – Problemi di matto (“muove e vince”)
Lezione 9 – L’orologio: attività di circolo
Lezione 10 – Scacchi e letteratura: matto di Legal e sonetto di Cambray-Digny

Tutte le lezioni hanno avuto una fase teorica o teorico-pratica e una di gioco, nella maggior parte dei casi, in simultanea, in cui l’istruttore poteva testare immediatamente il livello di acquisizione delle conoscenze appena trasmesse.

Gli alunni hanno seguito le lezioni con vivo interesse e si sono da subito formati due gruppi, uno di più esperti e l’altro di giocatori alle prime armi o che non conoscevano nemmeno il movimento dei pezzi. Si trattava comunque di classi di principianti e i più bravi, diciamo pure quattro o cinque, raggiungevano al massimo il livello di ipotetiche terze nazionali.

Alla fine del corso, evidenti sono stati i miglioramenti nel gioco di ognuno dei partecipanti con progressi più o meno marcati a seconda dei rispettivi punti di partenza.

Set di scacchi in stile Art Déco creato da Marchel Duchamp

Da un punto di vista educativo e sociale, la nona lezione è riuscita a ricreare quell’atmosfera di circolo che lo stesso istruttore si è piacevolmente meravigliato di riscontrare date le circostanze.
Fuori da ogni metafora, gli alunni sono riusciti ad astrarsi e, grazie al potere degli scacchi e al lavoro dell’insegnante, a calarsi in un contesto “da circolo” in cui scherzare, cercare le mosse migliori, prendersi bonariamente in giro e, in una sola parola, divertirsi!

Cassino, lì 22 novembre 2017